lunedì 27 agosto 2012

CITTÀ INTELLIGENTI: BISOGNA INVESTIRE IN INNOVAZIONE

All'ultimo interessante convegno organizzato da BAIA (Business Association Italy America),  con la partecipazione di Thales Italia e SELEX Elsag,   i relatori sono stati tutti concordi su un  fatto: ci sono tutti gli strumenti per ricostruire in modo intelligente le nostre città, rispettando le loro caratteristiche di specificità. 

Ormai siamo tutti in grado di utilizzare tecnologie ICT anche complesse in settori quali i trasporti, la gestione dell’energia, la sanità e il monitoraggio ambientale. Pensiamo alla diffusione sempre più pervasiva dei tablet e degli smartphone con app che dialogano con unità centrali intelligenti. 

Tutto questo porterà nella direzione di poter usufruire di città sempre più sostenibili, dove noi cittadini potremo utilizzare servizi più precisi e utili, grazie a sensori disclocati nell’ambiente urbano e alla disponibilità di una enorme quantità di dati relativi al funzionamento e all’utilizzo delle facility urbane. 

L' importante convegno si è svolto presso la Camera dei Deputati e ha fornito l’occasione per approfondire i temi più attuali relativi allo sviluppo delle Smart Cities in Italia.

Un altro dato che è emerso dall'incontro è la considerazione che per ricostruire in modo intelligente le città si deve tenere anche in conto che sono molte volte di dimensioni ridotte, e che sono costruite intorno a un centro storico in parecchi casi considerato dall’Unesco patrimonio mondiale dell’Umanità.

Imprese come Telecom, Cisco, Enel, Carrick-Bend, Thales Italia e SELEX Elsag hanno presentato le loro soluzioni per le Smart Cities, mentre il professor Carlo Maria Medaglia (coordinatore CATTID – Università La Sapienza di Roma) ha illustrato la filosofia di queste città del futuro.

“Due buoni esempi di città all’avanguardia sotto il profilo tecnologico e dei servizi possono essere a mio avviso (anche se di scale completamente differenti) Amsterdam, che ha come obiettivo l’abbattimento delle emissioni di CO2, e Paredes una piccola città portoghese che entro il 2015 potrebbe essere la prima città al mondo interamente connessa attraverso una rete di 100 milioni di sensori che gestiranno il traffico, l’illuminazione, il verde pubblico, ed innumerevoli altri servizi” ha commentato Medaglia. 
”Per procedere su questa strada occorrono investimenti nazionali in ricerca e innovazione, ma non basta. L’innovazione e la tecnologia devono essere non il fine ma lo strumento attraverso il quale sviluppare conoscenza e competitività, puntando sul risparmio energetico, sulla produzione di energia da fonti rinnovabili, sulla mobilità sostenibile, sull’attivazione di nuovi servizi attraverso l’ottimizzazione delle risorse, e sul coinvolgimento e la partecipazione attiva dei cittadini” 

I prossimi anni saranno cruciali per le scelte che le amministrazioni pubbliche, ma anche i singoli Paesi, dovranno prendere nella direzione di una urbanizzazione più intelligente. Dove per intelligente si intende l'utilizzo di quelle infrastrutture tecnologiche che da anni sono già alla portata del singolo cittadino, degli enti, dell'industria.

Fonte: Plantet Inspired


Postato da Marco Grappeggia 

Nessun commento:

Posta un commento